Estate violenta – La guerra continua

Quando il produttore Goffredo Lombardo (quello poi de Il Gattopardo) vide un primo montaggio di Estate violenta, 1959, opera seconda di Valerio Zurlini (quello poi de Il deserto dei tartari), decise immediatamente di aumentare il budget del film. Consentendo così di girare un finale quasi kolossal, un cruento bombardamento di un treno, che diede al film maggiore visibilità anche internazionale.
L’estate violenta è quella del 1943, quando cade il fascismo il 25 luglio e poi l’8 settembre dell’armistizio: ma la storia racconta soprattutto l’amore tra un malinconico giovane gentile (Trintignant) e una triste bellissima vedova (Eleonora Rossi Drago) sulla spiaggia di Rimini. Il giovane è il figlio di un ruvido gerarca fascista, la vedova è moglie di un nobile eroe di guerra. L’Italia che ormai non c’è più: né Mussolini, né il Re. Caduto il fascismo, dopo la guerra cadrà anche la monarchia.
Film quasi dimenticato, co-produzione italo-francese nel 1959, anno magnifico e forse unico del cinema italiano, La dolce vita, L’avventura e Rocco e i suoi fratelli, per non parlare di Fino all’ultimo respiro e Hiroshima, mon amour in Francia, Estate violenta è un film che però ancora ci sturba. Come mai?
Zurlini, per il suo Le soldatesse, 1965, si vanterà di aver realizzato forse l’unico film italiano veramente antifascista. Ma già Estate violenta lo era.
Andate su youtube a vedere la sequenza (l’unica che c’è) in cui Trintignant e la Rossi Drago, di notte, sulla spiaggia sono colti in flagrante da una pattuglia di militari. Il graduato chiede i documenti militari al ragazzo, che tuttavia sono scaduti. Lui si giustifica: “Dopo quello che è successo…”, ossia il 25 luglio, ma il soldato replica immediatamente: “Che cosa è successo?…E’ forse finita la guerra?”. Questa è, era e sarà ancora l’Italia.
Caduto il fascismo, la guerra continua. O forse il fascismo sembra caduto ma non lo è veramente? Oppure la guerra è il proseguimento del fascismo in altre forme?
L’Italia fascista resta pur sempre l’Italia.
Non lo ricorda più nessuno, Estate violenta, come mai?
E’ forse ancora finita la guerra….